• Che cosa ho imparato nel 2017

    Imprenditorialità • 11 Dic 2017

    Eccoci già all’ultimo articolo dell’anno.

    Non sono tipo da grandi bilanci e credo di non aver mai fatto seriamente una lista di buoni propositi per l’anno nuovo. Neanche perdere peso dato che sono secca secca da quando ho ricordo. Al limite speravo di prenderli, i chili. Ma non lo definirei un proposito, al limite un sogno con le probabilità di realizzazione di un terno al lotto…insomma che non ci credevo neanche io voglio dire. Vabbè mi sa che sto divagando.

    Comunque sia, questo fine d’anno una piccola lista la voglio fare: ed è di quello che questo anno mi ha insegnato. Sì perché di lezioni ce ne sono state e voglio essere sicura di ricordarmele bene anche nell’anno nuovo. Queste in particolare non me le voglio dimenticare.

    Non si può essere felici “nonostante” il lavoro.

    Come stai? Ah bene a parte il lavoro…No, non può essere. Il lavoro non è una parte della vita che si può staccare e mettere su una mensola quando si entra in casa. Le gioie e l’entusiasmo come l’avvilimento e le frustrazioni ci rimangono dentro. Hanno un effetto. Su di te e su chi ti circonda. Se fai un lavoro che ami, tutta la tua vita lo riflette.

    Ci vuole coraggio.

    Nella vita, nel lavoro. Coraggio di portare avanti le proprie scelte, le proprie idee e i propri progetti. Coraggio di crederci.

    Non si può piacere a tutti.

    E in fondo non è nemmeno un fatto così tremendo.

    I pensieri non si possono bloccare, né scegliere, né indirizzare.

    La mente fa dei grandi giri, spiegarli forse non è poi così importante, accettare la loro esistenza sì. Quando i pensieri sono un fiume in piena starci in mezzo significa farsi trascinare dalla corrente. Meglio sedersi sulla riva, fare un bel respiro e accettare che l’acqua scorra. Prima o poi la piena passa.

    Buon Anno Nuovo a tutti voi, di vero cuore.

    Elena

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